Fermate gli orologi, il telefono sia rimosso,
Tenete buono il cane con un succulento osso,
Fate tacere i pianoforti e con un rullio smorzato
Esponete la bara, ricevete chi è addolorato
Fate che gli aerei volteggino alti con sconforto
scrivendo nel cielo il messaggio: Lui è Morto,
Adornate di crespo il collo dei piccioni metropolitani,
Fate indossare guanti neri ai vigili urbani.
Lui era il mio Nord, il mio Sud, il mio Oriente e il mio Occidente,
La mia settimana di lavoro e la mia domenica a far niente,
Il mio mezzogiorno, la mia mezzanotte, il mio discorso, il mio canto,
Credevo che l'amore fosse eterno: mi sbagliavo tanto.
Non servono più le stelle: spegnetele una a una;
Smantellate il sole e imballate la luna;
Svuotate l'oceano, sradicate le piante.
Perchè ormai più nulla sarà importante.
------------------------------------------
Che cosa spera il canto ?
E le mani mosse poco lontane dagli uccelli , i timidi , i gioiosi ?
Di essere attonito e felice
oppure , più di tutto, conoscere la Vita ?
Ma i belli si accontentano delle acute note dell'aria ;
basta il calore ... Oh se l'inverno davvero
si ostina , se il fievole fiocco di neve ,
che mai farà l'Augurio , che cosa la DANZA ?
Commenti
Posta un commento