VACANZE IN HOUSE BOAT IN ITALIA


Ben 652 km di lunghezza ma quelli navigabili sono anche di più: se houseboat, canoe, battelli e bateaux mouches cominciano a vedersi da Torino e fino al Delta del Po, la vera rete idroviaria che somma anche canali e fiumi affluenti arriva a oltre 800km. In tutto ci sono 12 tra porti veri e propri e banchine, 111 attracchi (3 in Piemonte, 39 in Lombardia, 36 in Emilia-Romagna, 33 in Veneto) e oltre 20 operatori fluviali per il noleggio di imbarcazioni o l'organizzazione di escursioni o vere e proprie crociere.

Il tratto più bello? Impossibile dirlo: lungo il percorso del Po ci sono oltre 60 parchi, riserve, aree attrezzate e oasi naturali, oltre ovviamente alle città d'arte. Il Parco fluviale del Po torinese è diviso in 3 grandi macro itinerari: Po dei Laghi, Po dei Re e Po delle Colline; poi c'è l'enorme Parco del Ticino, con centinaia di km di percorsi a piedi e in bici; da Piacenza in poi è il trionfo delle zone umide, delle riserve e delle zone protette, e poi c'è il Delta del Po, per cui occorre fare un discorso a parte.

Il fiume Sile

È un interessante fiume, sia dal punto di vista paesaggistico che storico: nasce da alcune risorgive in territorio trevigiano e padovano, tocca Treviso e punta verso Venezia prima della quale è stato deviato, nel Seicento, tramite il Canale Taglio di Sile, che ne porta le acque verso il vecchio letto del Piave e da qui nell'Adriatico, tra il Lido di Jesolo e il litorale del Cavallino (il vecchio corso è comunque ancora seguito da una diramazione che si chiama Silone che, attraverso un sistema di chiuse, porta a Venezia, procedendo tra le paludi protette dal Parco del Fiume Sile). Il primo tratto, fino a Treviso, è navigabile unicamente con imbarcazioni leggere e personali come kayak e canoe, mentre dal capoluogo trevigiano all'Adriatico si può navigare anche con le houseboat, il mezzo ideale per andare alla scoperta della cultura dell'acqua di questo territorio, dal Cimitero dei Burci, le imponenti imbarcazioni usate per il trasporto merci che si trova a Casier, alle aree naturalistiche della Laguna.

Il fiume Brenta

Sempre nel nord-est c'è un'altra area navigabile molto interessante, quella della Riviera del Brenta con il suo Naviglio che scorre da Stra alla laguna di Venezia tra ville venete e un territorio ricco di patrimonio artistico e naturale. La navigazione è consentita da marzo a ottobre, ripercorrendo le vie degli antichi Burchielli, le tipiche imbarcazioni settecentesche per il trasporto passeggeri utilizzate dai veneziani facoltosi per raggiungere le ville di campagna. Si può navigare da Padova a Venezia via Stra, Dolo, Mira, Oriago, Malcontenta, Fusina.

L'Idrovia Padana

È nota soprattutto come Mantova – Mare anche se in effetti si tratta di una via d'acqua navigabile che passa per Fissaro, Tartaro, Cabalbianco e il Po di Levante per 135 km che attraversano la parte orientale del territorio mantovano e la provincia di Rovigo. Questo sistema di canali e conche ha visto la luce a partire dagli anni Trenta del Novecento anche se è effettivamente navigabile anche dalle imbarcazioni turistiche solo a partire dal 2000, rappresentando una bella via d'acqua attraverso le campagne della bassa pianura padana.

Il percorso vero e proprio della litoranea veneta conta 109 km navigabili, dalla Conca del Cavallino al fiume Isonzo, anche se effettivamente è possibile navigare dal Porto del Lido a quello di Trieste, attraversando i Canali Treporti, Pordelio e Casson poi il fiume Sile, da qui nel Canale Cavetta e nell fiume Piave e poi attraverso i Canali Revedoli, Largon, Commessera, dell'Orologio e Saetta arrivare alla laguna di Caorle e proseguire nei Canali Nicesolo, del Morto, Baseleghe, Cavanella, dei Lovi, Lugugnana, Cava Nuova e Cava Bevazzana fino al Tagliamento da cui cominciare ad attraversare la laguna di Marano e Grado con i Canali Lovato e Pantani, raggiungere il canale Isonzato e l'Isonzo tramite i Canali Giò de Mur, Taglio Nuovo, S.Pietro di Ori, di Barbana e Tiel, e poi raggiungere Trieste per mare.

GIANLUIGI  MELUCCI  BLOGGER   

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